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al testo di Adielle
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"Quale allegria se non riesco nemmeno più a immaginarti" i capelli avvampati in un calice di sole le caviglie a cavalcioni del cornicione del terzo piano la malanima scoperchiata e quasi in regalo. T'avessi leccato la mano quella volta che mi hai tirato uno schiaffo forse non avrei scordato il sapore che hai. Ma un punto d'arrivo è arrivare in tempo per il riscatto mai dire oramai. La consapevolezza della dismisura non mi inquieta, sono rassegnato ma conosco una particella del mio cuore che nutre ancora fotoni dai tuoi occhi quella volta che m'hai posato lo sguardo sui tuoi seni. Che aspetti a voltarmi le spalle? Non è già ora di darsela a gambe? Fuga tra le fughe dei pensieri solitari. |
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